Umberto Veronesi spiega perché mangiare la carne è una follia

Tratto da: www.promiseland.it

 

Roberto Saviano ha 31 anni, Jonathan Safran Foer ne ha 32. L’autore italiano di ‘Gomorra’ e l’autore americano di cui sta ora per uscire anche in Italia l’appassionato ‘Se niente importa. Perché mangiamo gli animali?’ che ha già suscitato in America violente polemiche, a mio giudizio hanno in comune la rara capacità di fare gli scrittori entrando nel vivo di realtà scomode. Forse bisogna pensare ad Emile Zola, per trovare un precedente.

Apparentemente si occupano di cose molto diverse, perché Saviano fa un reportage sulla società egemonizzata dalla camorra, mentre Safran Foer fa un’inchiesta sul mondo semisconosciuto degli allevamenti di animali da carne, ma entrambi ci comunicano l’esistenza di nuclei di ‘non-mondo’, dove la violenza di un modello di profitto (illegale il primo, formalmente legale il secondo) cancella in qualche modo l’idea di umanità.

Perché? Perché tutto diventa una macchina per far soldi, e se alla camorra non importa svuotare la democrazia, all’industria della carne non importa svuotare le prospettive di sopravvivenza del nostro pianeta. I dati a nostra disposizione sono sinistramente chiari, e non è inutile ricordarli. Nel 1800 la popolazione mondiale era di 900 milioni di individui, poi c’è stata una crescita accelerata.
Nel 1900 la popolazione era già quasi raddoppiata, con 1 miliardo e 600 milioni di persone. Ora siamo arrivati a quasi 7 miliardi, e si presume che nel 2025, cioè tra appena quindici anni, sulla Terra ci saranno 10 miliardi di uomini. Che fare?

I Paesi del Terzo Mondo sospettano le nazioni del benessere di voler imporre la denatalità, e io, per conto mio, sono convinto che bisogna ben guardarsi da tentazioni demografiche odiose. Sono però altrettanto convinto che siamo ormai arrivati a un punto di rottura, e che – oggi, e non domani – bisogna fare una scelta tra il nutrire gli uomini e nutrire gli animali per consumarne la carne. Altrimenti sarà la fame, e insieme con la fame, la guerra. Non dimentichiamo poi un’altra sciagura che sovrasta il nostro pianeta, cioè il progressivo riscaldamento dell’atmosfera, che può arrivare a sconvolgere gli equilibri, con conseguenze inimmaginabili. L’allevamento industriale di animali da macello è il primo responsabile del riscaldamento terrestre, ed è tra le prime due o tre cause di tutti i problemi ambientali più gravi, come l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e la distruzione delle foreste. E allora?

Allora bisogna prendere la decisione, motivata e razionale, di cambiare modello. Non è impossibile. Gli scienziati sono d’accordo che la fame nel mondo non è una questione di produzione, ma di distribuzione delle risorse. Tecnicamente sarebbe possibile nutrire tutta l’umanità se si fa la scelta vegetariana. Volete un dato convincente? Un chilo di carne sulla nostra tavola ha richiesto 20 mila litri di acqua, proprio quel cosiddetto ‘oro azzurro’ che oggi noi impieghiamo (e sprechiamo) con la massima tranquillità e indifferenza, e che domani potrebbe addirittura venir razionato su scala mondiale, come sanno già a loro spese quelle aree del pianeta dove l’acqua è rara e preziosa.

Io, cresciuto in una cascina dove vedevo pulcini e vitellini e non mi sapevo adattare all’idea che poi venissero uccisi, sono vegetariano per scelta etica, e non posso impedirmi di vedere dietro una bistecca o una salsiccia le sofferenze e la morte di creature viventi. E c’è dell’altro, puntualmente presente nella non-fiction di Safran Foer, in realtà una superba inchiesta sul campo che mostra tutti gli orrori degli allevamenti e delle macellazioni: gli americani consumano ogni anno quattro milioni di chili di antibiotici, mentre per trattare gli animali da macello ne vengono impiegati trentotto milioni di chili, il che significa in pratica, per la legge della catena alimentare, che si consuma carne inzeppata di antibiotici, con quali risultati per la salute umana è facile immaginarlo, a partire dalla selezione di ceppi di germi resistenti agli antibiotici stessi.

Chiudo con un’annotazione. Il loro nome è animali, ma noi non gli riconosciamo l’anima, qualunque cosa essa sia. Riconosciamogli almeno la capacità di esseri ‘senzienti’. Esseri vivi e palpitanti, che sentono il disagio, il dolore, la paura, l’angoscia. Non facciamoli nascere per farne delle ‘cose’. Sottomesse all’inaudita violenza con cui noi trattiamo ciò che secondo noi origina dal nulla e ritorna nel nulla, e che perciò ci sentiamo autorizzati, senza rimorso e anzi placidamente, a manipolare e a distruggere a nostro piacimento.

Umberto Veronesi

(22 febbraio 2010)

http://espresso.repubblica.it

 

E voglio aggiungere una semplicissima nota personale: siete voi “onnivori” ad essere dalla parte sbagliata, solo che il fatto di essere in tanti vi fa stare tranquilli. Io non dico di eliminare completamente il consumo di carne, ma una riduzione di almeno il 50-70% del consumo di tali cibi sarebbe già un enorme passo avanti, soprattutto dal punto di vista della salute (se proprio dell’ etica non vi importa nulla). Chi è causa del suo mal pianga se stesso.

Diego

19 Risposte

  1. I progenitori dell’uomo, i Primati sono per lo più fruttivori … io invece devo avere qualche antenato erbivoro assaggio ogni genere di ortaggio da crudo!!!
    A chi non conosce etica ricordo che il prione della mucca pazza è una proteina alterata che attraversa la barriera ematoencefalica umana causando la meningite. Questo avviene perchè le proteine animali sono molto simili tra loro, quindi proteine mucca simili proteine uomo. Adesso per rendere l’idea di quello che state mangiando tutte le volte che vi trovate davanti ad una bistecca fate questo esercizio: mettetevi al posto di un animale da macello pensate che se va bene vi sparano un “chiodo”, tecnicamente chiamato proiettile captivo, in mezzo alla fronte che forse e dico forse vi stordisce e vi squarciano praticamente vivi…quante sostanze derivate dalla paura dal terrore dal dolore pensate verranno prodotte e rilasciate nell’organismo?! Bene tutte quelle sostanze entreranno in circolo nel vostro corpo ad ogni boccone ed, essendo sostanze di origine animale, vi è un’alta probabilità che sortiscano lo stesso effetto del prione cioè che il corpo le riconosca come proprie e le lasci libere di legarsi ai nostri o meglio vostri recettori. Unica differenza tra queste sostanze ed il prione è che quest’ultimo provoca danni immediati. Il pranzo è servito, buon appetito!!!!

    Acqua

  2. […] Veronesi, vegetariano convinto, ci sono diverse ragioni, anche etiche, per non consumare carne o, almeno, con molta parsimonia. «Noi siamo circondati da […]

  3. […] Veronesi, vegetariano convinto, ci sono diverse ragioni, anche etiche, per non consumare carne o, almeno, con molta parsimonia. «Noi siamo circondati da […]

  4. “DOPO AVER LETTO UN LIBRO DI UN SANTONE INDIANO (“UN GUSTO SUPERIORE” – UN NUOVO MODO DI MANGIARE E DI VIVERE – basato sugli insegnamenti di Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada) HO COMINCIATO A PORMI SERIAMENTE LA DOMANDA SE CONTINUARE A MANGIARE CARNE (ROSSA)…MA SE ORA DO RETTA AD UN LUMINARE DELLA SCIENZA DELL’ALIMENTAZIONE COME IL PROF.VERONESI….MI SA CHE DAVVERO DIVENTERO’ VEGETARIANO…….”

  5. Non si può dire che fossi un’ appassionata di carne&co, ma da quando ho letto “Un gusto superiore” circa due anni fa e ho cominciato a documentarmi sui rischi dell’ alimentazione a base di prodotti di origine animale, leggendo gli articoli del Prof. Veronesi, il mio consumo degli stessi è drasticamente diminuito fino a divenire quasi zero.La mia salute non ne ha risentito, anzi ho delle analisi del sangue da invidia. Purtroppo ho a che fare tutti i giorni con persone che per ignoranza e CONVENIENZA continuano col loro suicidio di massa e col cercare di farti il lavaggio del cervello, ma ormai la mia scelta è fatta e ne sono sempre più convinta.

  6. ho letto un suo libro e mi sono convinto, da ieri sono diventato vegetariano, mi sto sforzando a cercare alternative e devo dire che la ricompensa c’è, almeno non digerirò più CADAVERI perché altro non è se un cadavere la bistecca sul nostro piatto.

    • Sono contento che tu sia approdato a questa scelta.Ti consiglio di attuare questo cambiamento gradualmente,nell’arco di almeno 6-8 mesi,per dar tempo all’organismo di adattarsi

  7. Non sono vegetariano!Ma non ne sono assolutamente contento, sono convinto che mangiare carne faccia male al corpo, ma sopratutto all’anima, spero a poco a poco di non mangiare più carne. Molto bravo Veronesi. Salutoni
    Paolo

  8. Ringrazio il Professore Veronesi che stimo profondamente e vorrei augurarmi da i miei 45 anni di arrivare alla sua età nelle sue condizioni. Mi sono sempre chiesto perchè abbiamo i denti piatti e non aguzzi come i carnivori… forse inizio a capire … Grazie Prof. !

  9. Voglio fare una domanda a tutti:ma perche ognuno si pone il problema della carne di mangiarla si o no, che fa male o fa bene,noi esseri umani siamo di origine,Carnivori ed Erbivori,tutto fa male abbusandone,anche il pesce fa male in eccesso,in Giappone cè l’usanza di mangiare pesce crudo,Suschi mangiarlo in grandi quantita, come il Tonno rosso si è a rischio di assunzione di “MERCURIO”.IL professore Veronesi puo verificare quello che dico.Lunico sbaglio che il Signore ha fatto nella creazione della TERRA e di aver creato l’uomo.L’uomo con la sua inteliggenza sta distruggendo questo paradiso terrestre,con tutti gli esperimenti che mette in atto come la bomba “H”che ha inventato, a quanti tipi di gas mortali e altro. Tutto questo fa male si “O” no? E voi pensate che il problema è la CARNE.Ognuno tira l’acqua al suo mulino, chi vuole intenda.
    con osservanza a tutti
    Salvatore Arena

  10. non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te

  11. Potremmo noi esseri cosiddetti umani diventare un giorno un allevamento di una specie superiore magari proveniente dallo spazio. Hai voglia di implorarli di non cuocerti non capirebbero, proprio come noi non capiamo le reazioni alle sofferenze che imponiamo a specie inferiori.Leone Tolstoi era vegetariano per ragioni etiche nell’800 e i pitagorici lo erano 2500 anni fa per ragioni etico-religiose. Il vegetarianismo e’ nella storia da cui ci picchiamo di imparare tanto!

  12. LUMINARE DELLA SCIENZA????? Ricerche dubbie, di parte, condotte senza alcun metodo scientifico serio, 0 analisi statistica e voi lo definite luminare della scienza????? ODDIO, non voglio più vivere su questo inutile pianeta di idioti -.-

  13. Io non credo in nessuna superiorità etica di erbivori, carnivolri,onnivori, frugivori, vegani o vegetariani, o raccoglitori o filtratori. Sono tutte categorie convenzionali assegnate dall’Uomo per scopi classificativi, cosí come sono categorie convenzionali e relativi i concetti di etica e superiorità.. Non credo nella immoralità dell mangiare carne, da parte di esseri umani o di animali piu o meno senzienti. Il mondo, la storia naturale, l’evoluzione, passata presente e futura non sono state, non sono e non saranno, “vegane”, “ayurveda” o “feng shui” o “ikea”. Ricordiamo inoltre che intere specie si sono evolute ed esistono come tali, perché le abbiamo create noi: come animali da allevamento. Capre, pecore, mucche… Diventare vegani, e poi? condannarle all’estinzione? o che farne? Ch dice che solo da seimila anni l’uomo conosce il latte e la pastorizia non sa di cosa parla. E non sa cosa vuol dire pienamente. Credo che peró la nostra situazione, di esseri senzienti ed intelligenti, ci imponga di considerare dei cambiamenti. L’industria alimentare carnivora e i suoi consumatori uccidono e dilapidano ogni giorno milioni di animali per nulla! Letteralmente: cresciuti ed allevati in un inferno, vengono uccisi e gettati via. Mucche, conigli, polli, pecore, agnelli, maiali, cani, tonni, orate, anguille, eccetera. Gli “avanzi” del nostro banchetto di bimbi viziati, ammontano a intere popolazioni, giornalmente massacrate per nulla. Prima di promuovere una abolizione integrale della dieta carnivora o basata sullo sfruttamento animale, abolizione destinata (e giustamente) al fallimento morale e materiale, sarebbe molto piú opportuno ed efficace promuovere il ritorno alla piena coscienza del significato di uccidere per mangiare. Comincieremmo ad essere piú rispettosi, piú oculati, piu… intelligenti e in armonia con il nostro mondo che ci nutre. Ci accorgeremmo di quanto lo stiamo “parassitando” e avvelenando. Non dire di non mangiare carne: di’ piuttosto, sii coscente della vita che per te viene sacrificata. Non c’è nula di immorale: ma abbine rispetto. Ne faresti molto piú a meno, non del tutto, ma sempre di piú. Ogni giorno, meno animali uccisi per nulla. Fino forse ad arrivare un giorno ad un mondo senza gli abomini dell’industria alimentare animale.

  14. Non si considera il fatto che se andiamo avanti cosi morirerete tutti di sete perche non c’e piu’ acqua? Avete idea di quanti litri d’acqua ha bisogno una bistecca prima di arrivare sulla vostra tavola? Infine come mai non e’ una questione anche etica? Se il dolore, la paura. e i sentimenti in genere non sono una peculiarita’ unica degli esseri umani ma possono essere vissuti da specie diverse e non crediamo in un dio che ha creato questo universo per il nostro uso e consumo,e c’e’ ancora spazio per un etica come mai non e’ una questione etica imporre ad altre specie tante sofferenze?

  15. Quando ero piccolo, molto piccolo, praticamente privo di ogni condizionamento ambientale, assistetti per caso all’uccisione di un maiale e poi di una gallina.
    Preferisco non descrivere le sensazioni che provai e che ricordo benissimo nonostante abbia ormai 40 anni, ma sono certamente le prime esperienze fortemente negative che iniziai purtroppo a fare.
    Se si pensa che tutta la storia dell’umanità sia certamente la migliore storia possibile, senza imperfezioni, senza sbavature e che ciò che è stato è certamente il meglio che poteva essere, allora potete anche evitare di leggere queste mie considerazioni perché non servirebbero a niente.
    Ma se avete avuto la fortuna o l’intuizione di rendervi conto che la storia non è altro che il risultato di un insieme immenso di variabili di cui l’uomo ha avuto un controllo minimo, quasi nullo, allora avrete già intuito che l’abitudine a consumare carne può essere facilmente catalogata tra quelle cose che si fanno, ma che sarebbe bastato poco perché non si fossero più fatte già da molto tempo.
    Sarebbe bastato il giusto messia o il giusto profeta che anziché parlare di ‘Agnello di Dio’, avesse fatto altre metafore, riuscendo ancora meglio nel suo nobile tentativo di trasmettere i principi di non violenza e di amore tra tutte le creature dell’universo.
    Sarebbe bastato un evento del tutto casuale, in cui un cane, nel momento storico giusto, avesse salvato in qualche modo la vita di un bambino o che il giusto sovrano del giusto potente impero, fosse colto da un senso di orrore nel vedere uccidere un povero animale per il proprio nutrimento.
    Sarebbe bastato davvero poco, credetemi, perché già oggi nutrirsi di carne sarebbe stato considerato forse peggio di quanto si faccia per la tratta degli schiavi negri o per il cannibalismo.
    E’ stata solo una questione di eventi giusti che purtroppo non si sono verificati nei momenti giusti con le persone giuste ed oggi ci si continua a nutrire mostruosamente di carne ottenuta facendo soffrire bellissime creature fin dalla loro nascita, donandogli una morte che è praticamente il culmine di tale sofferenza.
    Io sento che nostro Signore, per chi crede, non è riuscito completamente nel suo elevato intento di insegnarci la retta via e probabilmente sta li fermo ad osservarci per vedere fin dove siamo capaci di arrivare nell’errore e nelle atrocità, anche quando queste sono evidenti.
    La mia sintesi è che basta guardare nel proprio cuore quando si assiste all’uccisione di un animale che viene macellato.
    Guardate bene nel vostro cuore, in silenzio, ascoltatelo senza pregiudizi, senza preconcetti.
    Traete le vostre conclusioni, ma una cosa è certa: un animale quando viene ucciso ci fa capire in modo molto evidente che non vorrebbe assolutamente fare quella fine.
    La conseguenza di questo è molto semplice, indipendentemente dal vostro intelletto e dalla vostra capacità di analisi degli eventi: quell’animale non vuole morire e non deve morire per il nostro palato.
    Un giorno saremo considerati alla pari dei negrieri e dei cannibali, quando la consapevolezza dell’uomo si sarà finalmente elevata ad un punto tale da permettergli davvero di vivere in armonia sul pianeta ed in pace con tutte le sue creature.
    Quando finalmente non avremo più il coraggio di dire che “gli animali non hanno un anima”, come se sapessimo realmente noi stessi cosa essa sia e magari per convincere noi stessi che alla fine quello che facciamo non è poi così brutto come sembra.
    Ma anche se gli eventi dovessero continuare ad essere sfavorevoli come lo sono stati fin’ora ed anche se non si sarà mai certi di cosa realmente percepisce un animale quando viene tenuto rinchiuso e quando viene ucciso, io nel dubbio che tutte quelle creature meravigliose possano avere una propria percezione anche leggermente simile alla nostra, io la carne non la compro e non la mangio, nonostante io ne vada praticamente pazzo.

  16. Scusa, Bruno Garofalo, mi limito a sottolineare una tua affermazione, fermo restando che l’uccisione di animali mi fa orrore. Tu hai scritto: ” Sapete di quanti litri di acqua ha bisogno una bistecca prima di arrivare sulla vostra tavola?”. Bene, salviamo il bovino in questione. Se é un femmina ci darà latte (che poi diventerà burro o formaggio) , se é un maschio monterà una femmina che partorirà un altro bovino. Che se sarà femmina…ecc.ecc. ecc. tutti questi sono grandi consumatori di acqua, poveracci. Vuoi negare a un bovino il diritto di bere? Quindi non é la bistecca a deprivarci dell’acqua… ma l’allevare in genere dei bovini. Cosa vorresti fare? Sterminarli in modo che non ci consumino l’acqua? Hem…a mio parere hai scritto una gran cazzata!

    • Ti sfugge il fatto che tanto per cominciare la bistecca esige l’uccisione dell’animale e il bisogno di allevarne altri, il che moltiplica, in maniera esponenziale, l’uso dell’acqua. Ogni due ore il mondo intero consuma 308 milioni di carne da mangiare per un peso equivalente a quello dell’Empire State Buliding. Gli allevamenti sono tali da produrre gas nocivi all’atmosfera con ripercussioni sul clima e quindi sull’acqua.Se l’acqua finira’ fra una quarantina di anni, la causa primaria sono gli allevamenti. La bistecca infine non e’ solo il prodotto dell’uccisione di un bovino, ci sono le bistecche di maiale e la carne delle galline. Alla prossima mozzarella di gallina o di maiale che mangi fammi un cenno, voglio vederti mangiarla

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